La vergogna può derivare dalla tendenza ad autodenigrarsi, e gli esercizi antivergogna( Ellis, 1973b,1977b) hanno lo scopo di insegnare che, se si fa qualcosa di stupido, anche in pubblico, non sarà la fine del mondo e non ci si deve biasimare.
Il principio di base è quello di distinguere fra il proprio comportamento e il proprio valore come essere umano; vale a dire, a giudicare il proprio comportamento, non se se stessi.
Gli esercizi antivergogna prendono di mira il nostro bisogno di approvazione e conformismo. Spesso ci conformiamo agli altri per ricevere la loro approvazione, questo in se per se può non essere dannoso, al contrario se l’ansia e la vergogna si impossessano di noi può diventare problematico.
Cosa accadrebbe se non ci conformassimo? La gente penserebbe male di noi e saremmo esposti alle loro critiche. Quanto può essere pericoloso il giudizio altrui? Può effettivamente essere pericoloso e terribile?
Gli esercizi antivergogna servono proprio a contrastare la credenza di pericolosità e a prendere meno sul serio la disapprovazione altrui.
Ecco elencati alcuni esercizi:
– Avvicinare un estraneo e salutarlo cordialmente.Chiedergli come sta e coprirlo di complimenti.
-Fermarsi all’angolo di un marciapiede trafficato. Alzare le braccia e ripetere cinque volte:” Io sono il Messia, seguitemi”.
-Al ristorante, avvicinarsi a un altro tavolo e chiedere se il piatto è soddisfacente o dovremmo scegliere un’altra portata.
-Recarsi in tre centri commerciali e provare a vendere a qualcuno la copia del quotidiano del giorno precedente.
-Entrare in un supermercato e annunciare l’ora cinque volte,dichiarando :” Signore e signori, sono le dieci e un quarto e un secondo, le dieci e un quarto e due secondi ecc.”
-Legare una banana a un lungo spago, e ” portarsela a spasso” su un marciapiede trafficato.
-Prendere un ascensore affolato dando le spalle ai presenti ( rivolgendosi alla parete).
-“Chiamare” ad alta voce cinque fermate consecutive in metro o nel bus.
-Andare nella biblioteca locale e, con voce stentorea, chiedere di leggere Pippi Calzelunghe e Le avventure di Geronimo Stilton.
-Al ristorante , ordinare per frutta due chicchi d’uva.
La maggior parte di noi sovrastima il grado in cui gli altri prestano attenzione o persino notano il nostro comportamento.
Provare per credere.